06 Dic LA TAVERNA DI MEZZANOTTE
Tokyo.
Quartiere di Shinjuku.
Addentrandosi tra i vicoletti si incontra la Taverna di mezzanotte, un ristorante molto piccolo, aperto da mezzanotte alle sette di mattina.
Ha un menù fisso che prevede un solo piatto.
Ma i clienti possono ordinare quello che vogliono e lo chef, se ha gli ingredienti, è pronto ad accontentarli.
I due libri sono suddivisi in episodi, o meglio in notti, dalla 1 alla 29 il primo libro e dalla 30 alla 57 il secondo libro.
Ogni notte vede un piatto protagonista, custode di una storia che prende forma da quella precisa notte.
Una carrellata di piatti giapponesi e con questi piatti un carosello di vite che davanti al cibo si incontrano, si mescolano, si innamorano, si disperano, si stupiscono, si cercano.
Questa taverna è il luogo in cui c’è spazio per ogni identità che sosta al bancone dello chef, c’è spazio per il silenzio, per la curiosità verso chi arriva per la prima volta e verso chi non si fa vedere da tempo, c’è spazio per ascoltare e ricordare.
Lo chef si mette a disposizione dei clienti: cerca di cucinare quello che chiedono, non li disturba con inutili domande, dialoga con loro se sono loro ad averne bisogno, ha a cuore le loro storie.
Ci sono incontri e unioni inaspettate, ci sono ricordi e memorie del passato, ci sono scoop e rivelazioni, abitudini nuove e altre consolidate.
Alla taverna arrivano dottori, professori, studenti, malviventi dal cuore tenero, pugili, campionesse di wrestling, modelle, cantanti, musicisti.
La vita ha un sapore sempre diverso e il cibo acquista un significato alto: cibo come ponte relazionale verso un presente fatto di incontri, verso un passato che lascia ricordi indelebili, verso un futuro in cui i nuovi incontri costruiranno frammenti di storie personali.
La grafica è divertente e capace di agguantarti dentro alle storie. Ogni personaggio, così ben caricaturizzato, rimane impresso nella mente del lettore con quelle nitide peculiarità che l’autore sa delineare con grande maestria.
Le inquadrature rispettano rigorosamente il contesto: sono soprattutto primi piani e mezzi busti, inquadrature di personaggi seduti a mangiare e a conversare a tavola.
Anche se assistiamo talvolta a momenti di tensione emotiva e a colpi di scena, la taverna diventa luogo in cui ci si riconcilia, con sé stessi e con gli altri.
È luogo caldo che accoglie e lascia fuori dalla porta ostilità e pregiudizi.
Due libri manga che mi hanno appassionato, conquistato e divertito, portati in Italia quest’anno da Bao publishing.
Li consiglio davvero moltissimo a tutti i lettori, giovani e adulti, a partire dai 16 anni.
https://baopublishing.it/prodotti/la-taverna-di-mezzanotte-volume-1/
Dal sito della casa editrice: “L’edizione BAO raccoglie due volumi originali alla volta, con primo sedicesimo a colori, pagina d’apertura in pergamena serigrafata in bianco e sovraccoperta in carta naturale, per rispettare al massimo il bellissimo design dell’edizione originale. Serie in corso. Cadenza delle uscite italiane: semestrale.
Da questo manga è stata tratta la serie originale Netflix Midnight Diner – Tokyo Stories.“
La taverna di mezzanotte, Yaro Abe, Bao Publishing, 2020