Cosa c’è oltre il giardino?
Chiara lo sapeva bene, o meglio lo sentiva distintamente ogni giorno.
Chiara Mezzalama, all’inizio degli anni ‘80 non era solo una bambina, ma la figlia dell’ambasciatore italiano a Teheran, nel periodo in cui Iraq e Iran si combattevano una guerra devastante.
Oltre quel giardino c’era la guerra, c’era la paura, al di là del giardino si sentivano esplosioni e sirene.
Il giardino dell’ambasciata era un piccolo paradiso naturale, dal quale però Chiara e suo fratello non potevano uscire mai.
Poi un giorno qualcosa cambiò, su quel giardino si apriva un passaggio dal quale entrò un bambino…
Questo libro mi ha colpito subito per le illustrazioni, per il loro equilibrio cromatico così ben riuscito, illustrazioni moderne ma con una composizione grafica delle immagini che racchiude influenze di libri d’avventura d’altri tempi.
Curiosa, l’ho sfogliato avidamente.
Un libro che racchiude sicuramente una storia di vita non comune a molti bambini, ma che in poche pagine e con poche parole riesce a trasmetterci la portata emotiva di questo momento dell’infanzia dell’autrice.
Troviamo quindi il coraggio e la paura, e poi il gioco come possibilità di evasione e di spensieratezza, l’incontro con “lo sconosciuto”, la possibilità di scoprire che il mondo che è al di là del giardino custodisce anche piccole speranze, e poi c’è l’amicizia, quella pura, quella autentica, quella che vince ogni confine.
E l’autenticità è proprio la parola che attraversa questo libro, l’autenticità del sentire della protagonista, mentre fuori dal suo giardino gli uomini hanno perso ogni contatto con la propria identità.
OLTRE IL GIARDINO, Chiara Mezzalama e Régis Lejonc, Orecchio acerbo editore
Un bel libro da condividere anche in un contesto scolastico, dove si potrebbero aprire diverse strade di pprofondimento.
(Il gioco che vedete nell’immagine è Dream a tree, Londji, un gioco che, se fatto in gruppo, diventa gioco di cooperazione)