CHAGALL A BOLOGNA… VISITANDO MOSTRE CON ANITA

Sono andata con mia figlia Anita, 2 anni e 8 mesi.

Sono esposte 160 opere tra dipinti, disegni e incisioni. Molte opere sono di formato piccolo, quindi le stanze da visitare non sono numerose.

Non si incontrano i quadri più famosi, quelli a cui solitamente si pensa parlando di Marc Chagall.

Sono esposti però dipinti non meno importanti e molto suggestivi, opere che raccolgono i cromatismi che caratterizzano l’opera dell’artista, e incisioni che narrano con profonda vivacità e dinamismo sia temi religiosi che laici.

Una mostra per tutta la famiglia, che può essere vissuta anche dai più piccoli.

Già prima di entrare si incontra all’esterno una cornice gigante dietro alla quale sono presenti sagome di alcune opere dell’artista e le persone possono collocarsi nel quadro e farsi fotografare.

Con Anita ci siamo soffermate sugli animali, sulla slitta in volo (“Russian village”-1929), quadro al quale è dedicata una animazione video proiettata con una modalità che ricorda il cinema di inizio ‘900, sulle figure che suonano e ballano e su quei personaggi un po’ insoliti che suscitano grande curiosità.

Nelle stanze le immagini di alcuni quadri esposti vengono proposte in forma di quadro luminoso più grande (immagini rettangolari montate su strutture che partono da terra e che hanno una luce all’interno).

Anita era molto affascinata da queste immagini, grandi e alla sua altezza rispetto ai quadri.

La mostra si conclude con una stanza di proiezioni in cui il pubblico viene portato dentro alle opere di Marc Chagall. Attraverso un sistema di videoproiettori e di specchi, le immagini si animano e si muovono attorno all’osservatore e una musica accompagna le emozioni.

Una stanza a mio parere perfetta se si visita la mostra con dei bambini, che possono concludere il percorso con una suggestione davvero particolare.

Nelle foto che ho inserito trovate una sintesi molto colorata della nostra visita.