18 Set IL SOLDATINO
Si può uscire dai propri confini?
Si possono intraprendere strade diverse da quelle prestabilite?
“Il soldatino aveva l’uniforme. E il fucile in spalla.
I suoi confini erano: a nord la testa con l’elmetto.
A sud i piedi con gli anfibi.
A est la mano sinistra che stringeva una bomba a mano.
A ovest la mano destra per sparare.”
Il soldatino una sera si sente molto stanco e il suo sguardo inizia ad aprirsi e a spostarsi oltre quegli stretti confini.
Arriva a una casa, accogliente, che sa di buono.
Una novità per lui, abituato a guardare le cose con occhi da combattente.
C’è un incontro in questa casa che lo porterà a stemperare la sua diffidenza, a liberarsi della sua divisa da soldato, ad avere pensieri nuovi non ostili.
Un incontro può far cambiare prospettive e obiettivi.
La vita non è unidirezionale, ci presenta opportunità di cambiamento, accende luci per guidarci su strade nuove.
Ma bisogna essere pronti a far entrare queste luci, devono esserci, come nel soldatino, occhi e cuore curiosi e un po’ coraggiosi: il coraggio di separarsi dalla massa.
Le parole di Cristina Bellemo sono precise, sanno parlare a lettori di età diverse.
La scrittura è nitida, consapevole e dal ritmo poetico per la cura nella scelta delle parole e nella costruzione delle frasi.
Le azioni del soldatino si alternano al suo sentire.
Il testo costruisce questa alternanza mostrandola con frasi brevi, narra senza mai esprimere un giudizio.
Le illustrazioni di Veronica Ruffato sono davvero originali nelle inquadrature prospettiche e nell’interpretazione cromatica della storia.
Ogni azione si anima di una forza vitale e di una dinamicità che ci portano a vedere i personaggi e i luoghi animarsi e modificarsi davanti ai nostri occhi.
Un’ energia si sprigiona da ogni dettaglio e ogni dettaglio sorprende il lettore perché nulla è lasciato al caso, nulla è superfluo.
La vita ha bisogno di dettagli, per uscire dall’omologazione e scegliere strade personali.
Il soldatino, Cristina Bellemo – Veronica Ruffato, Zoolibri, 2020