

Mettetevi comodi, come al cinema… tenete però le luci accese!… e immergetevi nella lettura di queste graphic novel di Federico Appel. Vi aspettano storie di grande azione e di curiosa imprevedibilità.
Ne La mossa del Coccodrillo i personaggi si muovono fuori e dentro la grande casa della famiglia Finkel che rimane al centro di ogni illustrazione.
Come in una scenografia teatrale, persone e animali si animano nello spazio delle stanze, del vialetto e del giardino, con precisi movimenti mai lasciati al caso, e noi siamo spettatori.
A casa della famiglia Finkel è stata organizzata una festa e sono attesi numerosi ospiti: una duchessa, una cantante lirica, un aviatore, un ballerino, un banchiere, un mago, una tennista e anche un detective, perché si teme possa intrufolarsi il Coccodrillo, un misterioso ladro molto astuto che nessuno ha mai visto ma che tutti conoscono per fama.
I personaggi però non finiscono qui. Vediamo entrare in scena anche una cameriera, un maggiordomo, la figlia del maggiordomo, un pasticciere, un idraulico, un apprendista ladro e cani di varie forme e dimensioni.
Figure strambe, strampalate, indaffarate, stralunate.
All’inizio tutto sembra procedere con ordine, poi la confusione prende il sopravvento e le persone presenti non riescono più a gestire la situazione. È tutto molto ironico e divertente, a tratti assurdo.
C’è una sovrapposizione di voci, ognuno si autogestisce e molti parlano da soli, in un delirio di azioni concatenate che sembrano non avere fine.
Ne La grande rapina al treno l’inquadratura è fissa su una parte del treno, ad eccezione della prima e dell’ultima illustrazione: possiamo così vedere da vicino cosa accade nei vagoni.
Assistiamo a una sequenza cinematografica: il treno viaggia e ci mostra i passeggeri intenti a trascorrere il tempo tra letture, giochi e chiacchiere. Ma all’improvviso arrivano i banditi, a cavallo, e affiancano il treno, pronti ad assaltarlo e a rapinarlo.
Ne nascono inseguimenti improbabili, al galoppo di ogni sorta di animale e dentro al treno.
I passeggeri si coalizzano per fermare i banditi! Chi avrà la meglio?
La scelta di inquadrare i vagoni così da vicino per tutta la durata della vicenda è vincente e geniale: il lettore/spettatore entra nel vivo di ogni accadimento e ne percepisce la concitazione e la tensione.
Federico Appel è abilissimo a portare dentro a brevi storie un elevato numero di personaggi, a mostrarceli nelle loro caratteristiche e a darne risalto all’interno della vicenda. Tiene le fila di ogni azione, le figure si muovono con grande naturalezza, seppur dentro a contesti scombinati.
La mimica dei volti e la dinamicità dei corpi sono le caratteristiche vincenti dello stile dell’autore, che cura ogni dettaglio e dà spazio a una ricchezza di azioni dalle quali emerge un lavoro molto studiato e calcolato.
Bellissimi i colori, che definiscono l’intensa vivacità delle sequenze.
Federico Appel non vuole tralasciare nulla e così all’inizio di ogni storia ci presenta tutti i protagonisti che incontreremo nei due libri.
La Mossa del Coccodrillo – La grande rapina al treno, Federico Appel, Sinnos
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